Mi hanno anticipato che si
trattava di un lavoro d’ufficio ma, quando mi hanno chiesto se avevo a
disposizione un mezzo proprio, la cosa mi ha lasciato un po’ perplessa…teoricamente
dovrei poter andare a lavoro con il mezzo che mi pare no?
Così con i miei dubbi e un
po’ di agitazione, questa mattina sono salita sulla mia bella macchinina e, come
faccio di solito, mi sono presentata una decina di minuti prima dell’ora X.
Qualche minuto dopo l’ora
dell’appuntamento si avvicina a me la ragazza che mi ha contattata ieri e dopo
essersi presentata, mi lascia un foglio da compilare.
La prima parte di questo A4
elencava le varie figure professionali che potevano essere inserite in azienda
e, in base al proprio interesse, si potevano crocettare tutte quelle per le
quali candidarsi, la seconda parte invece ha fatto strabuzzare letteralmente
gli occhi!
Chiedevano se si fosse in
possesso dell’auto, se fosse possibile disporne per uso proprio tutti i giorni,
in caso contrario in quali e infine se fosse in buono stato.
Per un attimo ho pensato
di trovarmi in un concessionario…ma che fissa hanno con questa benedetta
macchina!?!
Dopo circa mezz’oretta
torna la selezionatrice e comincia il colloquio vero e proprio se non fosse per
il fatto che non mi ha chiesto niente di particolare in merito alle mie
esperienze precedenti.
Comincia a descrivermi un
po’ la posizione e, come anticipato al telefono si trattava effettivamente di
lavoro d’ufficio ma di tipo commerciale (ecco forse spiegato l’interesse per la
macchina), tenendo a precisare che non si trattava assolutamente di andare in
giro per clienti perché di quello se ne occupavano già lei e la sua
responsabile. Ma…
Dopo qualche chiacchiera
siamo arrivate finalmente alla parte saliente del colloquio…il tipo di
contratto. Quando mi ha detto che l’inserimento sarebbe avvenuto con un
contratto di apprendistato non potevo credere alle mie orecchie. Un signor
contratto, il principe dei contratti (il sovrano rimane sempre il tempo
indeterminato), tutto quello che si può volere per stare un po’ tranquilli e in
santa pace in un posto di lavoro.
Peccato che la nuvoletta
su cui mi stavo già spaparanzando con un sorriso a 32 denti sia scoppiata quasi
subito, il paradiso era preceduto da un periodo di prova con un contratto di…COLLABORAZIONE
A PROGETTO, accompagnato dalla frase: “sai, ci siamo passate tutte, io stessa
prima di essere assunta qui definitivamente ho lavorato con un contratto a
progetto per 8 mesi!”.
E tu 8 mesi me li chiami
periodo di prova???
Non potevo davvero credere
alle mie orecchie, un ente di formazione che svolge anche consulenza alle
aziende che propone queste porcate. Non so se non sanno di cosa stiano parlando
o se lo sanno fin troppo bene e cercano di approfittarsene.
Come dice la parola stessa,
un contratto come CO.CO.PRO. presuppone il fatto che si tratti di una
collaborazione. Non esiste la subordinazione del lavoratore al proprio
superiore e il lavoratore stesso può gestire luogo, modi e tempi della propria
prestazione.
Questo vuol dire che se io
accettassi questo tipo di contratto potrei scegliere quando e se andare a
lavoro, se andarci tutti i giorni, agli orari che voglio e senza che nessuno
possa dirmi assolutamente niente…dite che me lo lascerebbero fare?
Queste persone non sanno
nemmeno che corrono dei rischi enormi facendo questo tipo di proposte perché, se
io accettassi e poi riuscissi a dimostrare davanti ad un giudice anche solo il
fatto di dovermi attenere ad un orario prestabilito, per legge si
trasformerebbe di diritto in un contratto a tempo indeterminato.
Mi lascia abbastanza l’amaro
in bocca il fatto che un ente di formazione che organizza corsi per disoccupati
alla fine cerca di prenderli in giro in questo modo. Avrei preferito di gran
lunga mi avessero detto chiaramente che per un periodo di tempo indefinito
avrei lavorato come CO.CO.PRO…avrei chiuso tutti e due gli occhi sulla
normativa del lavoro!
è vergognoso..
RispondiEliminaanche io sono alla ricerca di un lavoro, ma fino adesso nulla..non c'è spiraglio all'orizzonte..:(
Ciao Sara, hai perfettamente ragione la situazione fa davvero paura e ogni giorno diventa sempre più difficile essere ottimisti:(
EliminaFacciamoci un grosso in bocca e speriamo che si sblocchi qualcosa!!!
bene detto....e poi meritano davvero, che una faccia di tutto per avvalersi dei propri diritti, sfruttando magari la situazione!!
RispondiEliminaSolo cosi' forse,si tolgono il vizio di assumere con questi contratti.
Già, siamo in questa situazione proprio perchè i contratti di lavoro vengono utilizzati in modo improprio, sfruttare la gente e pagare il meno possibile!
EliminaNon hai idea di come ti capisco, mi è capitato la stessa cosa :(
RispondiEliminaOrmai cercano di offire le cose peggiori purtroppo :(
Eliminasono senza parole e purtroppo la tua esperienza è la stessa di tante di noi in cerca di un lavoro...che praticamente non c'è o al massimo te lo offrono in queste forme adattate alle loro esigenze!!
RispondiEliminaincredibile...tanti anni di studio per cercare un lavoro in questa realtà è davvero sfrustrante!!
In bocca al lupo per i prossimi colloqui!
Ciao cara, purtroppo è tristissimo rendersi conto che contratti del genere vengano propinati sempre più facilmente e che stiano diventando ormai una prassi.
EliminaCrepi il lupo e speriamo nella prossima occasione :)
Ciao, ti dico la mia...
RispondiEliminaIo ho lavorato per quasi 6 anni (hai capito bene, 6 anni) sempre per la stessa azienda, con continui rinnovi di contratti a progetto, ma ho anche colleghi che ci sono rimasti ben più a lungo di me con questo tipo di contratto...
Parlo al passato perché al momento c'è una situazione, come dire, di passaggio...
Tu hai perfettamente ragione, ci tenevo a dirtelo solo per farti capire che non è una cosa così anomala ecco, anzi, negli ultimi anni è stata la norma.
Ciao Federica, la cosa sconvolgente è proprio che questa forma di contratto sia diventata la prassi...a favore dei datori di lavoro esistono un sacco di agevolazioni contributive e il contratto a progetto non è una di queste.
EliminaQuello che contesto maggiormente è il fatto che, in questo caso, me l'abbiano fatto passare come un periodo di prova...avrei preferito maggior schiettezza e non un giro di parole.
Speriamo che qualcuno si renda conto che esiste la possibilità di pagare meno e tutelare entrambe le parti, datori e dipendenti.